L'Ordine della Ghirlanda. Il caso dei sessantasei secondi: Tommaso Percivale si racconta ai lettori

L’Ordine della Ghirlanda. Il caso dei sessantasei secondi di Tommaso Percivale arriva in libreria il 19 marzo. È un avvincente giallo per ragazzi, con quattro protagoniste difficili da dimenticare e un misterioso treno notturno sul quale indagare pagina dopo pagina. Abbiamo chiesto all’autore di raccontarci qualcosa di più sul romanzo, iniziando proprio dalle origini dell’Ordine della Ghirlanda: da dove nasce questa storia?

L’idea di un ordine come l’Ordine della Ghirlanda nasce dalla mia forte passione per l’età vittoriana, il bizzarro e i romanzi del mistero.
Sognavo una detective story d’azione, in cui le deduzioni non venivano fatte davanti al camino con una tazza di tè fumante in mano, ma aggrappati al tetto di un treno in corsa, tra le vasche di un allevamento di sanguisughe, schivando i bisturi in un laboratorio di imbalsamatori, a caccia di veleni nel porto più grande d’Inghilterra. Volevo protagoniste gagliarde, intelligenti, ma anche singolari e complicate e quindi bellissime.
Sognavo proprio un romanzo come “Il caso dei sessantasei secondi”, e siccome i sogni non mi spaventano, ho deciso di scriverlo.
Poi, non sono più riuscito a fermarmi (se leggerete questo romanzo capirete perché).

Le tue protagoniste sono ragazze determinate, curiose, piene di talenti (a volte davvero singolari). Cosa puoi raccontare ai lettori su di loro e l’Ordine della Ghirlanda?

Mi sono semplicemente innamorato di queste protagoniste. Più scrivevo di loro e più volevo conoscerle. Più le conoscevo e più loro mi sorprendevano con colpi di scena che mi facevano saltare sulla sedia. A cominciare da Candice King, la biondissima ed esuberante scienziata costretta a travestirsi da uomo per poter studiare all’università. O Kaja Bandhura, che sogna di diventare giornalista, scrive liste perché senza muore e riesce a cacciarsi nelle situazioni più pericolose. E poi Mei Li. Ah, dovete assolutamente conoscere Mei Li. Nipote della più famigerata sicaria d’Oriente e allenata fin dalla nascita per essere una lottatrice spietata, Mei Li Bradford è un pugno di ragazza in cerca di un modo di vivere che non comprenda l’omicidio. E infine Lucy Blackstone, la più ordinaria e la più straordinaria di tutte. Esploratrice nell’animo, una mente curiosa sempre alla ricerca di enigmi e stimoli, Lucy è il centro di tutto, il punto d’unione dell’intero gruppo.
Sono ragazze unite da un’amicizia fortissima ma piena di contraddizioni e differenze, proprio come il mondo in cui si muovono.
Insieme formano l’Ordine della Ghirlanda, un’agenzia segreta che ha il compito di indagare sui crimini più curiosi ed efferati del Regno d’Inghilterra.

E sull’ambientazione, così singolare e affascinante?

L’epoca vittoriana è il prototipo del mondo moderno, pieno di contraddizioni, scoperte e rivoluzioni. Rivoluzione industriale, espansione imperialistica, risveglio della spiritualità (che genera sette e associazioni oscure). Le scienze e la tecnologia galoppano e sfornano in continuazione nuovi dispositivi strampalati.
In quegli anni Londra era la città più grande e moderna del mondo, la capitale della nazione più potente e il cuore del progresso tecnologico e scientifico. Un ambiente di scoperte continue e di misteri impenetrabili. Il telegrafo era allo stesso tempo il frutto di un geniale inventore e uno strumento misterioso, perfino magico. L’esplorazione degli angoli più reconditi del mondo si affiancava al misticismo e allo spiritismo. È un mondo in continuo movimento, dove brillano personaggi eclettici come Sherlock Holmes o intraprendenti come David Copperfield.
È un mondo di fascino sconfinato, che offre suggestioni sorprendenti, spesso folli e grottesche.

 

Non resta che una cosa da fare: correre in libreria e iniziare a leggere!

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