Il Signore delle Mosche
Per me, Il Signore delle Mosche ha sempre rappresentato ciò per cui sono fatti i romanzi, ciò che li rende indispensabili. Dobbiamo aspettarci divertimento dalla storia che leggiamo? Certo. Un atto dell'immaginazione che non diverte è un atto decisamente mediocre. Ma deve esserci di più. Un romanzo ben riuscito deve annullare il confine tra scrittore e lettore, così che l'uno possa fondersi nell'altro.
Dalla prefazione di Stephen King.
William Golding
(Newquay, Cornovaglia, 1911 - Perranarworthal, Cornovaglia, 1993), dopo gli studi a Oxford si arruolò nella Marina partecipando nel 1944 allo sbarco in Normandia. Insegnante di inglese, filosofia e greco, esordì e raggiunse il successo nel 1954 con Il Signore delle Mosche. Tra le altre opere: Il destino degli eredi (1955), La piramide (1967), L'oscuro visibile (1979, James Tait Black Memorial Prize), Riti di passaggio (1980, Man Booker Prize) e il postumo La doppia voce (1995). Nel 1983 fu insignito...
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