Fino alla fine del fiato è il nuovo romanzo di Marco Magnone, in libreria da oggi. A raccontarvelo è l’autore, che condivide con voi la storia della sua genesi, ma non solo!
Che cos’è l’adolescenza?
L’età dei grandi sogni e di altrettanto grandi passioni, che siano forti amicizie oppure primi amori, speranze o utopie.
Durante l’adolescenza tutto sembra possibile, e il futuro un luogo amico, a portata di mano.
Questo è il mondo in cui vivono Seba, Filo e Marti – i protagonisti di Fino alla fine del fiato, il mio nuovo romanzo – quando partono per l’Isola, un campo estivo che si tiene ogni anno in montagna, non lontano da dove vivono. Quello che non sanno, è che dopo l’adolescenza c’è l’età adulta. Dove troppo spesso le amicizie si sfaldano, gli amori si infrangono, le speranze vengono disilluse, le utopie evaporano. Cosa resta in quei casi? La paura. La rabbia. L’amaro in bocca di una vita che non è andata come avresti voluto. E allora, tutto ciò che cerchi è qualcuno cui dare la colpa.
“Questo è quello che fanno le armi: sparano. Di solito lo fanno alle persone, che di solito muoiono. Anche se non è una scelta loro, delle armi. Alle armi non frega niente. Sono altre persone a volerlo. Sempre. Per le ragioni più diverse, o anche per nessuna. In fondo, però, questionare sulle ragioni non fa molta differenza. Né per chi se ne va, né per chi resta.”
Fino alla fine del fiato inizia così, e racconta di cosa succede ai sogni di alcuni ragazzi quando si trovano di fronte all’odio di un uomo.
Si trasformano in incubi. Dai quali, anche dopo esserti risvegliato, non riesci a liberarti.
Questa storia è nata durante un viaggio fatto in Norvegia nel 2019, quando ho incontrato giovani uomini e giovani donne che alcuni anni prima erano sopravvissuti a un terribile attentato terroristico. Quello avvenuto su una piccola isola poco a nord di Oslo, Utøya, il 22 luglio del 2011, quando Anders Behring Breivik – un terrorista di estrema destra – ha tolto la vita a sessantanove persone. La maggior parte delle quali aveva tra i tredici e i diciotto anni.
Fino alla fine del fiato è dedicato a loro, ma non è la loro storia.
È la storia di come l’adolescenza possa essere non soltanto la stagione dove nascono grandi sogni destinati presto a finire.
Ma anche quella da cui attingere la forza e il coraggio necessari a non tradirli.
Marco Magnone