Leonardo, che genio! Intervista ad Elena Russo Arman

«Leonardo, che genio!»

E geniale, Leonardo da Vinci lo era davvero. A cinquecento anni dalla sua morte, è impossibile stimare il contributo che il suo lavoro ha dato alle arti, all’ingegneria, all’anatomia, alla scienza. Per celebrare insieme a voi lettori il cinquecentenario, vi proponiamo la nostra intervista a Elena Russo Arman, autrice di Leonardo, che genio! in libreria dal 7 maggio.

Come è nato il tuo libro, Leonardo, che genio! ? Pensando anche allo spettacolo su Leonardo da Vinci che porti tutt’ora in giro per l’Italia, come collochi l’idea di trarne un libro: prima, durante o dopo il progetto teatrale?

Posso dire che sono nati quasi simultaneamente. Proprio mentre iniziavo a tratteggiare quello che sarebbe diventato il mio spettacolo su Leonardo da Vinci ho incontrato Marta Mazza, la mia editor. È stata sua l’idea di pensare a qualcosa da realizzare insieme, scrivere un racconto rivolto ai ragazzi. All’inizio mi sembrava un’impresa ardua, per me. Sentivo che il mio posto era (ed è tutt’ora) sul palcoscenico. Poi, però, il libro è nato con spontaneità da quello che era l’incipit della rappresentazione teatrale.

Non possiamo non parlare, vista la tua esperienza teatrale, di Leonardo regista di spettacoli e scenografo: da ingegnere, trova nel palcoscenico un’ulteriore valvola di sfogo per la sua voglia di progettare, creare, costruire. È uno degli aspetti di Leonardo che ti incuriosiva maggiormente?

È un aspetto che mi ha sempre affascinata! Soprattutto sapendo che, mentre delle sue macchine solo una frazione è stata effettivamente realizzata durante la sua vita, dei progetti legati allo spettacolo ne sono stati realizzati moltissimi. Sono riportati nelle cronache dell’epoca. Dal leone semovente costruito per l’arrivo del re di Francia alla scenografia pazzesca creata per la Festa del Paradiso. Anche nel mio libro c’è un episodio legato proprio alla sua attività teatrale.

Definire Leonardo da Vinci un genio è qualcosa che oggi viene naturale, ma forse possiamo individuare un’altra parola chiave: curiosità. La curiosità è il motore che lo muove, in qualsiasi impresa si cimenti. Quindi ti chiediamo: pensi sia possibile che ai bambini, oggi, “resti attaccato” anche solo un briciolo di quella curiosità? Che li porti a guardare il mondo con altri occhi?

Oggi per i ragazzi ci sono più mezzi, ma questi stessi mezzi li rendono fruitori passivi e meno creativi. Penso però che a incuriosire i ragazzi sia – e sarà – scoprire la quantità infinita di argomenti capaci di catturare l’attenzione di Leonardo, che passava da una disciplina all’altra. Certo, il rischio di seguire un modello del genere è quello di non approfondire. Allo stesso tempo, spero che sia uno stimolo a guardarsi attorno, a scoprire quante più cose possibili. Leonardo con un tablet e l’accesso a internet? Sarebbe impazzito di gioia!

E quando la ragazza eri tu, che lettrice eri? Quali sono stati i tuoi libri del cuore?

Non ricordo autori e titoli, purtroppo, ma ricordo che amavo romanzi storici e di avventura. Per esempio, ho ancora in mente le storie di questa ragazza che viaggiava nel tempo e nello spazio, bellissime! Poi ho iniziato a leggere i classici per ragazzi: Piccole donne, Pollyanna… Ho iniziato a scoprire libri che forse allora non capivo fino in fondo, ma che in ogni modo mi hanno colpita. Per esempio, Honoré de Balzac è un autore che ho iniziato a leggere da piccola, sfogliando i volumi presenti in casa mia. E poi Jane Eyre!

Il 14 maggio invece ci saranno tanti giovani lettori che andranno in libreria e prenderanno tra le mani una copia di Leonardo, che genio! Cosa vorresti che restasse loro, una volta terminata la lettura?

Sicuramente un atteggiamento più affettuoso nei confronti di un personaggio riconosciuto come genio dai posteri, considerato stravagante e strano dai suoi contemporanei. Se pensiamo a Leonardo nei suoi ultimi momenti, lo troviamo ancora intento a progettare, creare…e perchè no, anche sognare. Non bisogna smettere mai di farlo!

 

Leonardo, che genio! di Eelena Russo Arman sarà in libreria il 7 maggio.

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