Grazie: scopri la gentilezza insieme al piccolo bruco Maisazio!

Grazie. Che parola importante, vero? Eppure a volte dimentichiamo di dirla, a chi ci fa un regalo, o a chi si prende cura di noi.

In occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza, impariamo insieme al piccolo bruco Maisazio quanto è bello dire grazie ed essere gentili!
Grazie. Scopri la gentilezza insieme al piccolo bruco Maisazio è il nuovo volume illustrato di Eric Carle, tradotto da Augusto Macchetto. Un vero regalo per i lettori di tutto il mondo, e un pensiero da condividere con chi si ama. Ma per cosa potremmo voler ringraziare?

Per esempio, potremmo ringraziare chi ci ricorda di meravigliarci ogni giorno. E chi ci incoraggia a volare alto, verso le stelle, sempre. Oggi, e ogni giorno dell’anno.

 

Dell’autore ricordiamo anche Il piccolo bruco Maisazio, Il piccolissimo bruco Maisazio e Il piccolo bruco Maisazio. Il libro pop-up, diventati ormai classici della letteratura per l’infanzia.

Storie vere, e l’importanza di raccontarle

Pane e ciliegie è il nuovo romanzo di Anna Sarfatti. Il baule dei segreti è il memoir, rivolto ai più giovani, delle sorelle Bucci. Cosa li accomuna? Raccontano storie vere, e da non dimenticare.

Ma chi era Israel Kalk, protagonista di Pane e ciliegie? Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare indietro, fino al 1939, e spostarci a Milano.
Qui, un giorno, Israel accompagna suo figlio a giocare ai giardini di Porta Venezia.
Al parco, il figlio di Israel Kalk incontra Brigitte e Werner, due bambini magri e coperti da vestiti ormai piccoli per loro.
Sono profughi ebrei, costretti a sopravvivere come possono nell’Italia della dittatura fascista, e Israel li invita subito a fare merenda.
Sarà la prima di tante altre, con sempre più partecipanti. Nasce così la Mensa dei Bambini, un’istituzione dove sono molteplici le attività pensate per garantire ai bambini un’infanzia dignitosa.
Tra i suoi tavoli si intrecciano le vite di tanti ragazzi, che Israel continuerà ad aiutare anche quando i profughi saranno dispersi nei diversi campi di internamento italiani.

«Aiutare i bambini non può limitarsi a placare la loro fame.
Ho parlato tanto con loro e vi dico che molti sono distrutti,
perché hanno perso ogni sicurezza e la fiducia negli altri e nel futuro.
Vorrei provare a rammendare anche gli strappi delle loro vite.»

La storia vera e mai raccontata di un uomo coraggioso che a partire da un semplice atto di generosità ha contribuito a salvare la vita di molti bambini e delle loro famiglie.
Pane e ciliegie, pensato per lettori dai 10 anni in su, è illustrato da Serena Riglietti.

La storia di Andra e Tatiana Bucci, invece è racchiusa tra le pagine de Il baule dei segreti, memoir rivolto ai più giovani. È una storia che ci trasporta nel 1950, in una soffitta di trieste. E che ci fa scoprire, insieme ad Andra e Tatiana, una pagina buia della storia famigliare. Quella della deportazione ad Auschwitz, avvenuta quando le due sorelle avevano solo sei e quattro anni.
Negli anni, le sorelle Bucci sono state ambasciatrici costanti dell’importanza della Memoria, e ora si rivolgono per la prima volta ai ragazzi.

«È una storia che abbiamo raccontato molte volte,
nelle scuole e nei viaggi della Memoria.
E mentre noi raccontiamo, il tempo passa, ancora.
E nonostante il tempo passi, l’intolleranza e l’antisemitismo
purtroppo sembrano non passare mai del tutto.
Per questo ogni anno è importante ricordare
e parlare di quanto è accaduto a noi
e a così tante altre persone. Per non dimenticare.»

Si inseriscono in un catalogo tematico ricco di proposte (e di storie vere), che ripercorriamo insieme in occasione della Giornata della Memoria 2021.

Edizioni da collezione: tre novità irrinunciabili!

È già tempo di regali? Per Natale forse è presto, ma non è mai troppo presto per regalarsi un tuffo tra alcuni dei romanzi più amati.

E perché non farlo con una, anzi tre edizioni da collezione?

La saga completa di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo di Rick Riordan è perfetta per gli amanti della mitologia greca. E degli imprevisti: a Percy, da quando scopre di essere figlio di Poseidone, ne capiteranno tantissimi! Dovrà affrontare alcune divinità capricciose e vendicative, per esempio. O decifrare oscure profezie… E che dire dei mostri infernali che prendono vita tra le strade di New York?

Per gli aspiranti investigatori, o per i collezionisti più accaniti, I capolavori di Agatha Christie è un volume irrinunciabile. Racchiude Assassinio sull’Orient Express, Dieci piccoli indiani… e non rimase nessuno, e L’assassinio di Roger Ackroyd. 804 pagine di giallo, in una delle edizioni più accattivanti.

Infine, un viaggio nel fantastico più letterario, con Ursula K. Le Guin. La saga di Terramare, impreziosita dal racconto La luce del fuoco, vi trasporterà in un universo lontano. Laggiù, la magia è potente e gli uomini si confrontano con i draghi e attraversano oceani immensi. Pronti a partire?

Brividi di terrore: le letture più spaventose!

Brividi freddi, lungo tutta la schiena: li sentite già?

Queste storie vi faranno sussultare a ogni rumore. E sicuramente dormirete con la luce accesa, a lettura finita. Magari sentirete una voce nel buio sussurrare «Quando Helen verrà a prendervi, vi pentirete di tutto quello che mi avete fatto!» Non sarebbe spaventoso?
Se amate le storie di fantasmi, Quando Helen verrà a prenderti di Mary Downing Hahn è la scelta giusta.

Se siete pronti a un tuffo nell’oscurità, allora armatevi di coraggio e seguite Coraline oltre la porta più curiosa della sua vecchia casa. Al di là di un buio corridoio, si nasconde un mondo che sembra proprio uguale al suo… ma non del tutto! L’intrepida protagonista del romanzo di Neil Gaiman.  capisce subito di essere finita in una ragnatela fatta di nebbia e tenebra. Al cui centro c’è un ragno straordinariamente pericoloso.

Almeno pericoloso quanto le gite scolastiche. Non siete d’accordo? Chiedete a Ollie, protagonista de La gita del terrore di Katherine Arden cosa ne pensa! La misteriosa fattoria meta della gita nasconde un segreto, forse più di uno, e quando lungo il viaggio di ritorno il pulmino si ferma e calano le tenebre… non avete già i brividi?

Halloween è alle porte… lo aspettate insieme a noi? Scoprite le nostre proposte di lettura, ogni giorno fino al weekend più spaventoso dell’anno!

Classici da paura, e paurose curiosità

Classici, classici, classici… quanto li conoscete davvero?

Sapevate che il personaggio di Dracula era ispirato all’attore Henry Irving? Bram Stoker fu suo segretario, impresario e poi direttore teatrale. L’idea iniziale di Stoker era proprio quella di creare una pièce teatrale su Dracula, con protagonista Henry Irving. L’attore non ne fu entusiasta, e Dracula divenne uno dei romanzi più conosciuti e amati al mondo. Dal punto di vista storico, invece, si rifece alla storia di Vlad III di Valacchia. Soprannominato “l’impalatore” per le efferate torture che infliggeva ai nemici.

Frankenstein si apre con la nascita del dottor Frankenstein a Napoli. Curioso, vero? In realtà, Mary Shelley aveva visitato la città anni addietro, e la scelta di Napoli conferiva realismo al racconto. All’epoca, nella città sul mare vivevano moltissimi inglesi (nel 1799 l’ammiraglio Nelson aveva contribuito a sconfiggere la Repubblica Napoletana). Da un altro viaggio, stavolta lungo il Reno, pare sia arrivata l’ispirazione per il personaggio del dottore. Ci riferiamo al castello di Darmstadt, in Germania: qui viveva un alchimista non del tutto lucido, Konrad Dippel, che stava cercando di creare un elisir di lunga vita. È morto, quindi pare non abbia funzionato…

Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde è uno degli horror più raffinati e filosofici. E pensare che Robert Louis Stevenson lo scrisse in soli tre giorni! Bruciò poi la prima stesura, e lo riscrisse da zero, in altri tre giorni. Ebbe un successo immediato e travolgente: vendette quarantamila copie in sei mesi, e ne circolarono duecentocinquantamila stampate di contrabbando. Ancora oggi si fa riferimento al romanzo per parlare di conclamato sdoppiamento della personalità.

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Una gita al cimitero? Noi portiamo i libri!

Il cimitero, simbolo per eccellenza di Halloween: voi ci organizzereste mai una gita? 

È uno dei luoghi iconici di Halloween, il cimitero. Le streghe ci organizzano riti e preparano incantesimi raccolte attorno ai loro calderoni. I morti fanno capolino da sottoterra, a volte con buone intenzioni… a volte no. E poi c’è chi, al cimitero, ci vive. Come Rolando del camposanto, protagonista dell’omonimo romanzo di Fabio Genovesi. Ne esce solo per andare a scuola, e la sera prima del suo compleanno, per vivere un’avventura straordinaria.

Se c’è qualcuno che ha saputo raccontare in modo intrigante, appassionante e sì, anche tenebroso il cimitero, però è Neil Gaiman. Il figlio del cimitero narra la storia di Bod Owens, ancora in fasce quando scampa all’omicidio della sua famiglia gattonando fino al camposanto sulla collina. Qui i morti lo accolgono e lo proteggono dai suoi assassini, ma può un mortale ignorare il richiamo del mondo dei vivi?

Gli undici racconti racchiusi in Il cimitero senza lapidi e altre storie nere sono storie tra l’horror, il fantasy e il giallo hard boiled. Come quella di Nobody Owens, che dona una lapide alla strega che lo soccorre quando cade in un terreno sconsacrato. O quella di Jack, che incontra un troll e la sua vita sarà legata a un terribile patto di morte.

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Zombie Attack… anche in libreria!

«Come non farsi divorare da una schiera di zombie che hanno invaso la città?»

Bella domanda! Di sicuro, bisogna darsela a gambe! E poi bisognava mirare alla testa, giusto? E se si avesse a disposizione del fuoco, ancora meglio!
Non sappiamo come ce la caveremmo in caso di un’invasione… ma possiamo vedere come se la cavano i protagonisti di La città degli zombie e altre storie da brivido di R.L. Stine. Di sicuro impareremmo qualcosa!

E per conoscere meglio gli zombie (e non solo loro), basta armarsi di una guida! Per esempio, La guida dei mostri di Paul van Loon. Quello che ci vuole, per non farsi mai cogliere di sorpresa!

Certo, se poi volessi diventare anche Cacciatori di zombie, potremmo avere bisogno di una spalla… o di due! Come Zoe e Lu, che nel terzo volume della serie di Licia Troisi dedicata ai loro Casi Impossibili, affrontano dei misteriosi animali non-morti. Chissà se troveranno una soluzione vincente, o se dovremo guardare con sospetto il nostro gatto!

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Halloween per tutti: tante risate, poca paura!

«Una storia che ti farà morire dal ridere!»

È quella di Mortina, bambina zombie creata da Barbara Cantini che tanto vorrebbe esplorare il mondo degli umani, oltre il cancello della residenza di famiglia. Halloween sembra l’occasione perfetta: non avrà nemmeno bisogno di travestirsi!

E se non siete cuor di leone, e mostri e oscure creature vi spaventano, poco male! Abbiamo la serie giusta per voi: Babysitter da incubo, di Kat Sheperd! Cosa fareste se il bambino che vi è stato affidato venisse rapito dalla Regina della Notte? E se vi trovaste a varcare la soglia di una vecchia villa, piena di misteri?

Forse diventereste investigatori del paranormale, come accade ai protagonisti de La stanza 13, di Robert Swindells. Un classico amato da generazioni di lettori: dopo averlo letto, non guarderete più gli alberghi con gli stessi occhi!

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Puffy & Brunilde: intervista a Barbara Cantini

Puffy & Brunilde è il nuovo spassosissimo volume scritto e illustrato da Barbara Cantini. Dopo Mortina e la sua peculiare famiglia, ecco due nuovi protagonisti da cui farvi conquistare… giusto in tempo per Halloween! Ne abbiamo parlato con l’autrice, ed ecco cosa ci ha svelato!

Puffy e Brunilde sono i protagonisti del tuo nuovo libro. Un micetto senza casa e un’aspirante streghetta che, per diventarlo a tutti gli effetti, ha proprio bisogno di un gatto nero tutto suo. Come sono nati questi personaggi?

Tutto è cominciato con un gatto. O meglio, dal disegno di un gatto ora rosso ora nero, che ho iniziato a scarabocchiare per gioco in modo ricorrente, nelle mie pause o mentre ero al telefono. Si è mostrato fin da subito un micio con una certa personalità. Sul foglio bianco non era una sagoma felina statica. Ballava in tutù, cantava vestito come Carmen Miranda, giocava a golf o si mostrava da vampiro. Ed è proprio così che ha catturato sempre di più la mia attenzione, trasformandosi da semplice disegno, in personaggio che chiedeva una sua storia.
Inizialmente Puffy era IL protagonista. Brunilde compariva solo alla fine della storia. Il libro inizialmente era molto più corto e pensato come un albo per bambini più piccoli. E si concludeva proprio con il loro incontro e la scoperta per il micio del suo posto nel mondo.

Quando ho iniziato a lavorare agli schizzi per il personaggio di Brunilde, non avevo ben chiari i suoi lineamenti. Sicuramente sapevo che aveva una rossa chioma arruffata (i capelli porta-tutto) e semplici abiti inizio anni ’60, come quelli indossati da diverse attrici dell’epoca. Un pantalone a pinocchietto, un maglioncino nero a collo alto e delle ballerine nere. Durante la lavorazione di Brunilde, via via, mi sono resa conto però che necessitava di maggior spazio, di essere maggiormente approfondita. Quindi ho iniziato a ripensare completamente a tutto il libro e a integrare la storia dandole più spazio. Da qui sono nati anche il personaggio della nonna con il suo bizzarro gatto Scrocchio e quello della mamma e della sua micia Fifì. E il libro da albo si è trasformato in un libro.

Cosa c’è di te in Brunilde (e in Puffy, ha una bella personalità anche lui!)?

Sicuramente, a livello visivo, la folta chioma di capelli di Brunilde ricorda la mia. Particolarmente la me più giovane di quando sono stata anche rossa come lei.
A livello caratteriale, direi la determinazione e l’impegno teso verso un obiettivo. Sempre accompagnata però da una certa costante insicurezza di base.
In Puffy invece posso riconoscere quella vecchia sensazione di percepire cosa non vogliamo essere e di sentire di dover seguire, in un modo piuttosto istintivo e confuso, una qualche strada. Senza avere però un’idea ancora chiara di cosa fare e di dove questa ci porterà. E credo che sia una sensazione che la maggioranza di noi, prima o poi, ha provato.
Brunilde, rispetto a Puffy, è come una sorella maggiore. Un po’ più sicura e strutturata, ma pur sempre una bambina in fase di ricerca e di scoperta. Puffy invece ricorda più un bambino piccolo, che si affaccia d’istinto al mondo con sincero stupore e un po’ timore.

Siamo curiosi: Mortina e Brunilde sarebbero amiche, se si conoscessero? Cosa potrebbero combinare insieme?

Per adesso, a causa di questo pazzo anno che ci troviamo a vivere, ho fatto un solo incontro in presenza relativo al libro appena uscito. La domanda “si incontreranno mai Mortina e Brunilde?” mi è stata subito posta. Quindi direi che la curiosità di una loro interazione c’è.
Penso che sarebbero amiche senza alcuna difficoltà! Dato che Brunilde è una strega sbroglia-guai, potrebbe sicuramente rivelarsi una preziosa amica per Mortina, nel risolvere i numerosi misteri e imprevisti che le capitano. Specialmente quando sono necessarie conoscenze un po’ “stregonesche”, come per la pozione nel quarto libro!

Parliamo di illustrazione! Quali sono le tue tecniche preferite? Hai uno strumento “del cuore”, o una palette di colori che stuzzica maggiormente la tua creatività?

Dipende da quel che devo fare. Nella fase di studio di personaggi, ambientazioni e storyboard prediligo carta e matita. Restano per me sempre i mezzi più naturali e immediati per tracciare il segno. In questa fase però, talvolta non disdegno neanche l’uso di Procreate su iPad-Pro. Simula davvero bene la gestualità di carta e penna, e permette di evitare il passaggio dell’acquisizione video di schizzi e storyboard.
Nella fase successiva delle matite e del colore utilizzo esclusivamente la pittura digitale. Sia per la maggior praticità in caso di correzioni, sia per la possibilità di avere tutti gli elementi su livelli separati.

Se parliamo di tecniche tradizionali, la mia predilezione va alle matite colorate, i pastelli cretosi e le tempere. Amo anche l’acquerello, ma sento di non padroneggiarlo con sufficiente sicurezza. Purtroppo, lavorando d’elezione in digitale, alla fin fine faccio un uso sporadico delle tecniche tradizionali. Queste restano però per me il mezzo più rilassante e di maggior soddisfazione emotiva.
I colori che prediligo sono palette non eccessivamente sature, nelle quali si riconosce sempre l’uso del nero e dove spicca solo un colore particolarmente squillante che diventa anche significante. Tra questi oltre all’arancio e al magenta, mi piace molto il ciano, che ho usato per la magia di Puffy e Brunilde. Purtroppo è praticamente irriproducibile in stampa e ogni volta “si spegne” sempre rispetto all’illustrazione originale.

Quando avevi l’età dei tuoi lettori, quali storie ti colpivano? Ricordi un libro, o una favola, che ti piacesse particolarmente? E credi sia/siano confluiti, in qualche modo, nelle storie a cui dai vita adesso?

I libri, specialmente quelli illustrati, da bambina sono stati sempre per me un’ottima compagnia. Ogni volta che mia madre doveva andare per qualche motivo in città a Firenze, tornava a casa con un libro per me. Questo era un momento magico. Ricordo che avevo quotidianamente bisogno di un po’ di tempo da passare completamente da sola in camera mia. Lì mi divertivo a perdermi nelle figure, immaginandomi di essere ora insieme a Zigo-zago sulla sua auto-mela, ora nella casa sotto l’albero di Peter Coniglio. E poi sulla strada dorata diretta a OZ o a Villa Villacolle nella cucina di Pippi… e spesso provavo a riprodurre i disegni che amavo di più.

Direi che il pensiero di Eco, secondo il quale chi legge vive più vite e non una sola, può essere ancor più vivido per i bambini. Grazie alla loro spiccata immaginazione possono riuscire a saltare davvero magicamente nelle loro storie preferite. Proprio come Mary Poppins e Bert saltano dentro a un dipinto!

Captain Tsubasa: quattro volumi dritti in rete!

Il giovane Tsubasa è un calciatore fenomenale.
Si è appena trasferito nella città di Nankatsu quando incontra Genzo Wakabayashi. Un portiere capace di parare qualsiasi tiro.
Potrebbe trattarsi, finalmente, di un avversario alla sua altezza?
Soltanto una sfida potrà stabilirlo!

Comincia così un’avventura che sa di gol da metà campo, parate impossibili e campionati più avvincenti di un film d’azione! Captain Tsubasa, amatissimo anime anni Ottanta, arriva in libreria!
Quattro volumi imperdibili per i piccoli, grandi campioni di domani. Potranno allenarsi insieme ai loro campioni preferiti, o divertirsi con le attività del libro-gioco. Tantissimi giochi e quiz, per scoprire mille curiosità sul calcio e sui personaggi dell’iconico anime.

Seguiranno i protagonisti dai loro primi incontri e dalla formazione della squadra fino alle sfide più importanti. Scenderanno in campo con loro per tutto il campionato, fino all’adrenalinica finale: chi vincerà?!

Iniziate  a scaldarvi: state per entrare in campo insieme a Tsubasa!